jueves, 30 de septiembre de 2021
RESEÑA "FUTURE AT LAST" (LAURA SÁNCHEZ HERRÁEZ-SEELIE SÁNCHEZ-GRAHAM)
miércoles, 29 de septiembre de 2021
Un caffè con la scrittrice Joan Quinn
Intervista a Joan Quinn
Ciao Joan, sono Ceci, come stai? Buongiorno, la specialità della casa è il caffè, come vorresti berlo, da solo o accompagnato? O se preferisci un altro drink.
Joan: Ciao a te, Ceci, e grazie per l'invito. È un onore e un piacere essere qui, nel tuo salotto, per fare due chiacchiere. Un caffè bollente con un goccio di latte, va bene, grazie.
Grazie mille in anticipo per aver accettato questa breve intervista per Coffee & Books, è un onore per me farlo e per i lettori conoscere il tuo lavoro. Anche perché sei un autore che sta entrando nel mercato che parla in spagnolo.
Mi auguro che i miei uomini riescano a catturare i vostri cuori.
1. Joan Quinn è uno pseudonimo, SI o NO perché?
Joan Quinn è uno pseudonimo. I motivi di questa scelta sono molteplici, ma il più importante è separare la vita "vera" da quella di autrice.
2. Com'è la tua vita quotidiana?
Faccio una vita "normale", un lavoro "normale" e sono moglie e madre. Ma ho sempre la testa tra le nuvole, penso di continuo alle mie storie e così, appena posso, corro dai miei uomini e racconto di loro.
3. Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Purtroppo troppo poco. Di solito scrivo nelle ore pomeridiane, anche se il mio cellulare è pieno di appunti che butto giù nei posti più improbabili.
4. Parlaci un po' dei tuoi primi passi nella scrittura, come hai iniziato?
Tutto è nato in una sera di chiacchiere in chat con la mia amica del cuore nonché mia Editor, Caterina Maddalena, è stata lei che mi ha spinta a scrivere ed è la sola e unica che mette mano alle mie storie. Il prologo di That’s Me è nato per gioco, in una notte di insonnia, e da lì non mi sono più fermata.
5. Com'è il posto dove scrivi?
Scrivo sul tavolo del salotto oppure sul divano, in religioso silenzio, bevendo caffè e mangiando cioccolato.
6. Ha mai sofferto del cosiddetto blocco dello scrittore, in quale momento e con quale storia?
Più che blocco dello scrittore lo chiamerei “blocco da distrazione”. Scrivo di pancia e quindi capita spesso che i personaggi smettano di “parlarmi”, così mi distraggo e mi perdo in giro per il web. In questo momento ho una divergenza di idee con il nuovo personaggio, Nick Cane, il compagno di università di Jack Lewis, che parla poco e mi sta facendo impazzire.
7. Hai qualche rituale prima, durante o dopo la scrittura?
Nessun rituale, ma quando scrivo la parola “fine” piango per ore.
8. È stato difficile auto-pubblicarsi? Sì o No Perché?
Più che difficile, direi impegnativo. Passo ore sul pannello Amazon!
9. Hai due libri tradotti in spagnolo, cosa ti ha spinta a entrare nel mercato di lingua spagnola?
La storia di Jack Lewis e Henry Jordan sono due storie d’amore erotiche, narrate in modo inusuale ed ho pensato che valeva la pena dar loro una chance anche all’estero.
10. Perché scegliere titoli in inglese e non in spagnolo?
La scelta dei titoli in inglese è stata dettata, per l’appunto, dal desiderio di pubblicare in più lingue e l’inglese è una lingua conosciuta in tutto il mondo.
11. In termini di promozione delle sue storie, qual è stata la cosa più difficile che ha fatto?
Bella domanda, a cui non so dare ancora una risposta. Farsi largo nel marcato estero non è facile, ci sono molte variabili da tener conto: a volte l’ironia di alcune battute tradotte non hanno lo stesso effetto con cui le hai scritte nella tua lingua madre e per questo motivo la storia potrebbe non essere “capita” sino in fondo. Inoltre, nella traduzione c’è il rischio che debbano essere cambiate frasi intere perché il nostro modo di dire non è lo stesso che in un altro paese. A tutto questo aggiungi il fatto che spiegare a qualche lettrice cosa volevi dire, rispetto a cosa hanno percepito, diventa una montagna insormontabile a causa della difficoltà di comunicazione. Comunque la cosa più difficile che ho fatto è stata la promozione su facebook, ci sono più linee guida lì che altrove.
12. Come sono nati That’s Me e About Us?
Jack Lewis è dentro la mia testa da trentacinque anni. Sin da ragazzina, tutte le volte che devo spronarmi a fare qualcosa la frase che uso è: forza Jack! Fino a un anno fa non me ne ero mai chiesta il motivo, ma poi ho dato modo a Jack di “parlare” ed è nato That’s Me. Henry Jordan è arrivato impetuoso, durante la stesura di That's me, e si è imposto così tanto che ho dovuto dargli uno spazio tutto suo e così sono arrivati About Us e i Moschettieri.
13. Qual è stata la scena più difficile che hai scritto in queste storie?
Dirti la scena più difficile che ho scritto significherebbe fare spoiler, diciamo che sia in That’s Me sia in About Us ho pianto in alcune scene molto emozionanti. Posso dirti però che la scena più difficile che ho scritto è stata alla fine di That’s Love: la novella di That’s Me e About Us, lasciarli andare è stato devastante per me.
14. Hai qualche aneddoto divertente o triste quando hai scritto a Jack o Henry?
Ho riso da matti per la scena in aeroporto in That’s Me. Mentre in About Us mi sono divertita in ufficio con Henry e Jenny.
15. Hai mai avuto una recensione negativa (in una qualsiasi delle tue storie) che ti ha influenzato in qualche modo?
Recensioni negative ne ho avute tante, forse troppe, purtroppo si cerca sempre di sparare a zero sulle cose belle e il rispetto per l'essere umano ormai è pura utopia. Mentirei se dicessi che non mi hanno ferita, ma nessuna di esse mi ha influenzata in alcun modo perché i consensi superano di gran lunga i dissensi.
16. In che modo i lettori hanno accolto Jack ed Henry?
Jack Lewis, per il suo modo schietto e onesto di porsi, rivolgendosi direttamente al lettore, sicuramente ha destabilizzato. Lui pensa, parla, agisce e si racconta senza filtri o giri di parole, quindi con lui non esistono vie di mezzo: o lo ami o lo odi.
Henry è stato accolto in maniera differente, forse per il doppio POV o perché Henry è così tenero e spudorato che è impossibile non amarlo sin dalle prime battute. Ma posso affermare con assoluta certezza che entrambi hanno lasciato il segno.
17. Le tue storie raccontano qualcosa della tua vita o esperienza, o è tutto preso dalla tua immaginazione?
C'è molto di me nelle mie storie, in fondo il titolo di Jack Lewis mi rappresenta: questa sono io!
18. Ti identifichi con un personaggio in qualcuna delle tue storie? E perché?
Jack per la sua megalomania, Jenny per la sua “pazzia”.
19. Quanto tempo impieghi per scrivere un libro?
Dipende dalla storia, dal mood in cui mi trovo, da quello che i personaggi vogliono raccontare, ma solitamente tre mesi, più o meno.
20. Quali sono i tuoi progetti attuali? Avremo presto un libro in spagnolo?
Mi piacerebbe riuscire a tradurre l’ultimo che ho pubblicato: Make Me Whole. Ma prima di avventurarmi in un nuovo progetto, attendo di vedere come vengono accolti i Moschettieri sul mercato.
21. Dove possono trovarti i lettori?
Come autrice sono presente su Instagram https://www.instagram.com/joanquinn2020/
e Facebook https://www.facebook.com/Joan.Quinn19992
i miei romanzi invece sono disponibili su Amazon e in Kindleunlimited
That’s Me: https://www.azonlinks.com/B08QNC952X
About Us: https://www.azonlinks.com/B09FLRV52W
Grazie mille in anticipo per aver condiviso il tuo lavoro.
Joan: Grazie a te per questa bellissima intervista.
Grazie per esserti trasferito in questo spazio. Lasciaci i tuoi commenti, con amore
UN CAFÉ CON LA ESCRITORA JOAN QUINN
martes, 28 de septiembre de 2021
Un café con Monique Vane
Amo los
idiomas, de momento puedo decir español porque es el que más he oído hablar, aunque
me gusta el portuguéspor como suena.
- ¿Roma o Milán?
Milán,
porque soy de Milán. Amo con locura a mi ciudad a pesar de que, desde afuera,
puede ser vista como algo caótica.
- ¿Frío o calor?
Ambos, me
gusta el calor por el mar, las noches de verano, la alegría que trae consigo, y
amo el frío por el chocolate caliente, el edredón, un buen libro,
película/serie de tv.
- ¿Playa o Montaña?
También aquí
respondo ambos. Me dejo deslumbrar por lo que me rodea, la montaña es
majestuosa. La playa, infinita y romántica.
- ¿Escala de grises o colores?
Colores,
pero como he explicado en el libro Shiva,
ojos hermosos es cómo se ven las cosas a través de los ojos del corazón.
- ¿Color favorito?
Verde. Me da
serenidad.
- ¿Actuar o cantar?
Cantar, soy
una cantante frustrada, amo desmesuradamente la música, me acompaña en cada uno
de mis estados de ánimo.
- ¿Comida favorita?
Muchas, pero
puedo decir que me vuelven loca las patatas fritas, cualquier cosa hecha con
patatas es una tentación.
- ¿Instagram o Facebook?
Instagram.
- ¿Monique Vane es un pseudónimo?
Sí, mi
verdadero nombre es Mónica, pero he cambiado mi apellido. Nació después de
haber leído Dorian Grey, leyendo la historia de Sybil Vane quise darle una
nueva vida y tal vez, por qué no, su redención personal.
- ¿Cómo surgió la idea de
escribir “Shiva, ojos hermosos”?
Nace de mi
amiga Matilde, como habéis podido leer al final de la novela donde ella se
presenta. Somos mejores amigas desde el tercer año del instituto, nunca nos
separamos. Somos una el hombro de la otra y en ella encuentro una gran fuerza de
voluntad y un enorme deseo de vivir. Surgió de la forma en la que ella vive y
ve el mundo a través de sus ojos. Fue mi regalo para ella, mis palabras a
través de su historia.
- ¿Cuál es su personaje favorito
de la historia?
Es una buena
pregunta, porque todos los personajes derivan de mí y no podría elegir entre
ellos, es como si los traicionara. Ector es un hombre hecho y derecho, guapo;
Eva una mujer frágil pero con mucho ánimo y fuerza de voluntad. Aurora refleja
mucho de mí y luego está Charlie que es mi parte divertida. Todos son mis
favoritos.
- ¿Cuál fue la escena que más le
costó escribir?
La escena en
la que Eva cuenta de su enfermedad. Antes de describirla tuve que escuchar
horas de audios de mi amiga, para que me explicara por todo lo que tuvo que pasar.
Estuve triste, pero ella adora quitarle el drama a las cosas, lo que me hizo
sentir mejor. Tengo que decir que toda la escritura de la novela fue fluida,
desde el comienzo tuve todo en claro y luego fueron los mismos personajes los
que me hablaron.
- ¿De los lugares mencionados en
la novela, cuál le gustaría visitar?
Los he
visitado casi todos, excepto Noruega. Me gustaría ver la aurora boreal y tal
vez, por qué no, sentir las mismas emociones que describí.
- ¿Qué género nunca escribiría?
Soy una
eterna romántica, nunca escribiría terror, pero en la vida: ¡Nunca digas nunca!
- ¿Cuál es su escritor favorito?
Tengo
muchos, tanto italianos como extranjeros. Y cada día descubro nuevos y
valiosos.
- ¿Cuál es su película favorita?
Amo Superman
interpretado por Henry Cavill, las películas de Disney y todo lo que consigue
captar mi atención y dejarme sensaciones positivas.
- ¿Hay algún proyecto nuevo del
que nos quiera comentar?
Estoy
trabajando en dos proyectos en Italia, no sé si volveré a publicar en España,
veremos si Shiva, ojos hermosos os
gusta a vosotros como público. En el futuro veremos qué hacer, no descarto
nada.
- ¿En qué redes sociales te pueden encontrar tus
seguidores?
Podéis
encontrarme en IG: @Moniquevaneauthor y en Facebook como Monique Vane. Estaría
feliz de contar con vuestro feedback, para mí es importante mejorar siempre.
Gracias por haberme acogido con tanto calor y gracias por el
tiempo que habéis pasado leyendo la historia de Ector y Eva. Un abrazo grande.
Gracias por aceptar compartir con
nosotros estas líneas,
viernes, 24 de septiembre de 2021
RESEÑA: SHIVA, OJOS HERMOSOS (MONIQUE VANE)
¡Feliz viernes, coffilectores!
¿Qué tal su semana? Hoy traemos una reseña con una novedad literaria de una
autora italiana, quien nos trae la historia de Eva y Ector. Si quieren conocer
más de una chica especialista del buen gusto a la hora de vestir y de un
productor cinematográfico, a la vez que deleitamos nuestros ojos con hermosos
lugares, esta es la oportunidad de hacerlo.
Eva vive en su mundo de
matices de grises. Sus ojos solo pueden ver los colores por momentos y su vida
es un continuo enfocar para poder identificar rostros, objetos, personas.
Ector Collins es un hombre
encantador, rico y seguro de sí mismo, sus ojos color océano no dejan
indiferente a ninguna mujer.
Cuando Ector Collins se
presenta en la tienda de alta costura, donde Eva trabaja desde hace tres años,
el encuentro entre los dos es casi inevitable y la profundidad azul de sus iris
se destacará vívidamente ante los ojos de Eva. El contacto con ese hombre
suscitará en la chica algo electrizante y profundo, único.
Si la casualidad quiere que
Eva se quede sin trabajo, el destino en cambio decidirá que los caminos de ella
y Ector vuelvan a cruzarse. La magia que la acompaña desde ese encuentro con
Ector parece no tener fin y un anuncio de trabajo le permitirá volver a
sumergirse en esos ojos azul océano y quién sabe, tal vez poder nadar en ellos.
Viajando por el mundo entre
Londres, Milán, Noruega y Grecia, ¿Eva y Ector se darán la oportunidad de ser
felices?
¿Qué le sucederá al mundo de
matices de grises de Eva?
Fecha de publicación: 16 Septiembre 2021
Longitud de impresión: 255 páginas
ASIN: B09GJRZMCQ
ISBN-13: 979-8477745807
Idioma: Español
Narrativa: Prosa en primera
persona (dos narradores)
Género: Romance
contemporáneo
Plataforma de publicación: Amazon
¿Ves la vida en colores o en tonalidades grises? ¿Quién pone los impedimentos en tu vida, lo predeterminado o tú mism@? ¿Dejarías escapar la posibilidad de ser feliz, con tal de no sufrir?
En el día de hoy, tenemos la posibilidad de conversar con ustedes acerca de la nueva historia de Monique Vane, titulada "Shiva, ojos hermosos". Fue lanzada primero en italiano, y ahora está incursionando en el mundo de habla hispana, por lo que nos sentimos afortunados por tener la oportunidad de conocer sus letras.
Eva es una mujer elegante, refinada y con un gusto exquisito. Sin embargo, hay algo que no le permite ser feliz y ve la vida en tonalidades grises, guardándolo como un gran secreto. Trabaja en una tienda como asesora de imagen, donde se topa con unos ojos color océano, que hace tambalear su mundo. Luego, el destino hace que termine siendo la vestuarista de una producción cinematográfica, donde el magnetismo que siente por ese hombre, hará dar vueltas al eje que la rige.
Ector es un hombre exitoso en el mundo del cine, guapo y con mucho dinero. No mantiene relaciones a largo plazo por lo complejo de su trabajo, así que mantiene estructurado todo su tiempo. Su mejor amigo, es un cuadrúpedo llamado Kal, que es la mejor compañía de todas. Cuando conoce a una chica con unos ojos marrones, delira con perderse en ellos. El destino pone de su parte, o tal vez no, para que coincidan nuevamente, por lo que pone todo de su parte para quedarse sumergido en esos pozos por tiempo indefinido.
Ector y Eva se rinden a lo que sus cuerpos sienten, provocando una conexión que no habían sentido antes, y lo quieren explorar mientras conocen algunas bellas ciudades del mundo. No obstante, la genética juega de las suyas, haciendo que el miedo salga a flote y arrase con todo lo construido. Pero la esperanza nunca se pierde, haciendo que el espíritu combativo y de lucha sea el que los mantenga a flote.
Es una historia interesante,
que nos da a conocer una realidad que tal vez no estamos conscientes. Debo resaltar
que hay dos cosas importantes a tener en cuenta. La primera es que podemos ser
insensibles como personas y menospreciamos a quien no tenga nuestras mismas
capacidades. Lo segundo, que a veces el miedo y las desilusiones pasadas hacen
de la suyas, no permitiendo que veamos lo importante de disfrutar y vivir el
momento. Si eres un alma sensible, que te gusta disfrutar de esos flechazos a
primera vista, de los estigmas del mundo y te gustaría tener otra visión de las
cosas, acompañado de una desbordante pasión, te invito a que nos acompañes en
esta nueva novela, mientras disfrutamos pidiendo a Shiva, por esos hermosos
ojos.
Gracias por ser parte de
nuestro blog. Pueden apoyar a la autora adquiriendo este o sus otras historias
de manera legal a través de Amazon. Sigan pendiente a nuestro blog, ya que
pronto tendremos la entrevista realizada a la autora.
Siempre suya,