jueves, 30 de septiembre de 2021

RESEÑA "FUTURE AT LAST" (LAURA SÁNCHEZ HERRÁEZ-SEELIE SÁNCHEZ-GRAHAM)

 






ASIN: B09CN4GXRD
Fecha de publicación: 1 Septiembre 2021
Idioma: Español
Número de páginas: 79 páginas
Versión: ebook, tapa blanda y tapa dura 
Género: obra de teatro/ciencia ficción 




Obra de teatro mencionada en el libro Resist with love, de Adriana LS Swift (noviembre, 2020), y representada por los protagonistas de esa historia en el transcurso de la misma.


Una gran catástrofe se cierne sobre la humanidad. Quedan pocos años para que todo colapse y se sucedan millones de muertes en un breve período tiempo. Todo lo que conocemos en la actualidad, desaparecerá para siempre.

Pero hay una esperanza. Shenda, la hija pequeña de unos investigadores científicos, podría cambiar el curso de la historia. Alguien que podría influir
de forma decisiva en quien tiene la llave de la salvación de la humanidad.

Será arriesgado para el joven científico Rayton tratar de cambiar el futuro viajando al pasado, algo que hasta ese momento nadie había conseguido, pero la alternativa es la extinción.

Y es que puede que un sencillo comentario de una pequeña niña a su padre lo cambie todo y salve millones de vidas.



¡Buen día, cofilectores! Feliz jueves a todos, esperando estén bien y sanos. Hoy les traigo un #CoffeeRecomienda, un género literario diferente a lo que normalmente recomendamos, pero que sin duda es uno de los géneros más importantes en la literatura. La autora Adriana Ls Swift sí que sabe sorprenderme con sus historias, y esta, a pesar de ser una obra corta, se disfruta y porqué no, se desea que hubiese sido más larga. Pero basta de bla bla, y quédense para leer mi recomendación.

"Future at last" es una obra de teatro corta de ciencia ficción, elaborada por Laura Sánchez Herráez (Saga What If) y su hija Seelie Sánchez-Graham. Es una historia inventada por la misma Seelie, derivado del confinamiento suscitado en sus vacaciones a Solus Brithe, donde obligadamente tuvieron que permanecer encerrados para bienestar de ellos mismos y del mundo.
La maravilla de una obra de teatro escrita es la narrativa de los diálogos, entre otros aspectos que abarca este género, con lo que los amantes de leer obras de teatro y para los no tanto, esta lectura será una lectura rápida, ligera y versátil.

 La autora nos lleva a un viaje entre el 
pasado, presente y futuro, donde la ciencia será la responsable de evitar una catástrofe. Sin embargo, una niña (Shenda) tendrá en su poder las palabras para que se pueda detener o encontrar la cura para el mal que futuramente acechará al mundo. 
La historia como tal invita a la reflexión del poco valor que damos a la investigación científica, y lo provechoso que puede ser para el mundo con el fin de evitar cualquier caos de enfermedad. Una profesión poco valorada por la incredulidad de muchos, pero que sin ella seguiríamos viviendo en la ignorancia. 
Aspectos como el amor, la confianza, la amistad y la lealtad, son notorias en la lectura, a través de los personajes, invitándonos a darnos cuenta que el cambio está en nosotros y que la unión hace la fuerza. 
Al ser una obra de teatro con muchos niños, le dio un toque de ternura y alegría a los actos, sin caer en la exageración. 
Quizás en la actualidad no podemos cambiar el pasado, porque no podemos viajar en el tiempo (o por lo menos que conozcamos), pero lo que 
sí podemos es reflexionar, impulsar y apoyar las investigaciones científicas, para así poder tener quizás un mejor futuro.




Agradecida siempre por tu apoyo al blog, tus comentarios son importantes. Con cariño 





 

miércoles, 29 de septiembre de 2021

Un caffè con la scrittrice Joan Quinn


Intervista a Joan Quinn

 

Ciao Joan, sono Ceci, come stai? Buongiorno, la specialità della casa è il caffè, come vorresti berlo, da solo o accompagnato? O se preferisci un altro drink.

 

Joan: Ciao a te, Ceci, e grazie per l'invito. È un onore e un piacere essere qui, nel tuo salotto, per fare due chiacchiere. Un caffè bollente con un goccio di latte, va bene, grazie.

 

Grazie mille in anticipo per aver accettato questa breve intervista per Coffee & Books, è un onore per me farlo e per i lettori conoscere il tuo lavoro. Anche perché sei un autore che sta entrando nel mercato che parla in spagnolo. 

 

Mi auguro che i miei uomini riescano a catturare i vostri cuori.

 

1. Joan Quinn è uno pseudonimo, SI o NO perché?

 

Joan Quinn è uno pseudonimo. I motivi di questa scelta sono molteplici, ma il più importante è separare la vita "vera" da quella di autrice.

 

2. Com'è la tua vita quotidiana?

 

Faccio una vita "normale", un lavoro "normale" e sono moglie e madre. Ma ho sempre la testa tra le nuvole, penso di continuo alle mie storie e così, appena posso, corro dai miei uomini e racconto di loro.

 

3. Quanto tempo dedichi alla scrittura?

 

Purtroppo troppo poco. Di solito scrivo nelle ore pomeridiane, anche se il mio cellulare è pieno di appunti che butto giù nei posti più improbabili.

 

 

4. Parlaci un po' dei tuoi primi passi nella scrittura, come hai iniziato?

 

Tutto è nato in una sera di chiacchiere in chat con la mia amica del cuore nonché mia Editor, Caterina Maddalena, è stata lei che mi ha spinta a scrivere ed è la sola e unica che mette mano alle mie storie. Il prologo di That’s Me è nato per gioco, in una notte di insonnia, e da lì non mi sono più fermata.

 

5. Com'è il posto dove scrivi?

 

Scrivo sul tavolo del salotto oppure sul divano, in religioso silenzio, bevendo caffè e mangiando cioccolato.

 

6. Ha mai sofferto del cosiddetto blocco dello scrittore, in quale momento e con quale storia?

 

Più che blocco dello scrittore lo chiamerei “blocco da distrazione”. Scrivo di pancia e quindi capita spesso che i personaggi smettano di “parlarmi”, così mi distraggo e mi perdo in giro per il web. In questo momento ho una divergenza di idee con il nuovo personaggio, Nick Cane, il compagno di università di Jack Lewis, che parla poco e mi sta facendo impazzire.

 

7. Hai qualche rituale prima, durante o dopo la scrittura?

 

Nessun rituale, ma quando scrivo la parola “fine” piango per ore.

 

8. È stato difficile auto-pubblicarsi? Sì o No Perché?

 

Più che difficile, direi impegnativo. Passo ore sul pannello Amazon! 

 

9. Hai due libri tradotti in spagnolo, cosa ti ha spinta a entrare nel mercato di lingua spagnola?

 

La storia di Jack Lewis e Henry Jordan sono due storie d’amore erotiche, narrate in modo inusuale ed ho pensato che valeva la pena dar loro una chance anche all’estero. 

 

10. Perché scegliere titoli in inglese e non in spagnolo? 

 

La scelta dei titoli in inglese è stata dettata, per l’appunto, dal desiderio di pubblicare in più lingue e l’inglese è una lingua conosciuta in tutto il mondo. 

 

11. In termini di promozione delle sue storie, qual è stata la cosa più difficile che ha fatto? 

 

Bella domanda, a cui non so dare ancora una risposta. Farsi largo nel marcato estero non è facile, ci sono molte variabili da tener conto: a volte l’ironia di alcune battute tradotte non hanno lo stesso effetto con cui le hai scritte nella tua lingua madre e per questo motivo la storia potrebbe non essere “capita” sino in fondo. Inoltre, nella traduzione c’è il rischio che debbano essere cambiate frasi intere perché il nostro modo di dire non è lo stesso che in un altro paese. A tutto questo aggiungi il fatto che spiegare a qualche lettrice cosa volevi dire, rispetto a cosa hanno percepito, diventa una montagna insormontabile a causa della difficoltà di comunicazione. Comunque la cosa più difficile che ho fatto è stata la promozione su facebook, ci sono più linee guida lì che altrove.

 

12. Come sono nati That’s Me e About Us?

 

Jack Lewis è dentro la mia testa da trentacinque anni. Sin da ragazzina, tutte le volte che devo spronarmi a fare qualcosa la frase che uso è: forza Jack! Fino a un anno fa non me ne ero mai chiesta il motivo, ma poi ho dato modo a Jack di “parlare” ed è nato That’s Me. Henry Jordan è arrivato impetuoso, durante la stesura di That's me, e si è imposto così tanto che ho dovuto dargli uno spazio tutto suo e così sono arrivati About Us e i Moschettieri.

 

13. Qual è stata la scena più difficile che hai scritto in queste storie?

 

Dirti la scena più difficile che ho scritto significherebbe fare spoiler, diciamo che sia in That’s Me sia in About Us ho pianto in alcune scene molto emozionanti. Posso dirti però che la scena più difficile che ho scritto è stata alla fine di That’s Love: la novella di That’s Me e About Us, lasciarli andare è stato devastante per me.

 

14. Hai qualche aneddoto divertente o triste quando hai scritto a Jack o Henry?

 

Ho riso da matti per la scena in aeroporto in That’s Me. Mentre in About Us mi sono divertita in ufficio con Henry e Jenny. 

 

15. Hai mai avuto una recensione negativa (in una qualsiasi delle tue storie) che ti ha influenzato in qualche modo?

 

Recensioni negative ne ho avute tante, forse troppe, purtroppo si cerca sempre di sparare a zero sulle cose belle e il rispetto per l'essere umano ormai è pura utopia. Mentirei se dicessi che non mi hanno ferita, ma nessuna di esse mi ha influenzata in alcun modo perché i consensi superano di gran lunga i dissensi. 

 

16. In che modo i lettori hanno accolto Jack ed Henry?

 

Jack Lewis, per il suo modo schietto e onesto di porsi, rivolgendosi direttamente al lettore, sicuramente ha destabilizzato. Lui pensa, parla, agisce e si racconta senza filtri o giri di parole, quindi con lui non esistono vie di mezzo: o lo ami o lo odi.

Henry è stato accolto in maniera differente, forse per il doppio POV o perché Henry è così tenero e spudorato che è impossibile non amarlo sin dalle prime battute. Ma posso affermare con assoluta certezza che entrambi hanno lasciato il segno.

 

17. Le tue storie raccontano qualcosa della tua vita o esperienza, o è tutto preso dalla tua immaginazione?

 

C'è molto di me nelle mie storie, in fondo il titolo di Jack Lewis mi rappresenta: questa sono io!

 

18. Ti identifichi con un personaggio in qualcuna delle tue storie? E perché?

 

Jack per la sua megalomania, Jenny per la sua “pazzia”. 

 

19. Quanto tempo impieghi per scrivere un libro?

 

Dipende dalla storia, dal mood in cui mi trovo, da quello che i personaggi vogliono raccontare, ma solitamente tre mesi, più o meno.

 

20. Quali sono i tuoi progetti attuali? Avremo presto un libro in spagnolo?

 

Mi piacerebbe riuscire a tradurre l’ultimo che ho pubblicato: Make Me Whole. Ma prima di avventurarmi in un nuovo progetto, attendo di vedere come vengono accolti i Moschettieri sul mercato.  

 

21. Dove possono trovarti i lettori?

 

Come autrice sono presente su Instagram https://www.instagram.com/joanquinn2020/ 

 e Facebook https://www.facebook.com/Joan.Quinn19992

i miei romanzi invece sono disponibili su Amazon e in Kindleunlimited 

That’s Me: https://www.azonlinks.com/B08QNC952X 

About Us: https://www.azonlinks.com/B09FLRV52W 



 

Grazie mille in anticipo per aver condiviso il tuo lavoro.

 

Joan: Grazie a te per questa bellissima intervista.

 

Grazie per esserti trasferito in questo spazio. Lasciaci i tuoi commenti, con amore 



 



UN CAFÉ CON LA ESCRITORA JOAN QUINN


¡Qué tal, cofilectores!, feliz ombligo de semana. Tuve la oportunidad de entrevistar a la autora italiana, que está conmocionando el mercado hispanohablante con sus libros traducidos al español, Joan Quinn, quien con dos libros: That's me y About Us, está conquistando el corazón de las lectoras. Conoce un poco de ella y a sus fieles mosqueteros. 


 ¡Hola, Joan!, soy Ceci, ¿cómo estás?, buen día, la especialidad de la casa es el café, ¿cómo te gustaría tomarlo, sólo o acompañado? O si prefieres otra bebida.
De antemano muchas gracias por aceptar esta pequeña entrevista para Coffee&Books, es un honor para mí hacer esto y que los lectores conozcan tu trabajo. Además porque eres una autora que está incursionando en el mercado de habla hispana. 

Joan: Hola a ti, Ceci, y gracias por la invitación. Es un honor y un placer estar aquí, en tu sala, para charlar contigo. Un café hirviente con una gota de leche estaría bien, gracias. 


Espero que mis hombres consigan capturar vuestros corazones. 


1. Joan Quinn es seudónimo, SI o NO ¿porqué?

Joan Quinn es un pseudónimo. Los motivos de esta elección son múltiples pero el más importante es separar la vida “real” de la de autora. 
 
2. ¿Cómo es un día a día en tu vida? 

Llevo una vida “normal”, un trabajo “normal” y soy esposa y madre. Pero siempre tengo la cabeza en las nubes, pienso continuamente en mis historias y entonces, apenas puedo, corro con mis hombres y cuento de ellos.

3. ¿Qué tanto tiempo le dedicas a la escritura?
 
Lamentablemente poco. Por lo general escribo por la tarde, aunque mi móvil está lleno de apuntes que hago en los lugares más improbables. 

4.Cuéntanos un poco de tus pininos en la escritura, ¿cómo fue ese inicio? 

Todo nació una noche de charlas en el chat con mi amiga del corazón además de mi Editora, Caterina Maddalena, fue ella quien me empujó a escribir y es la única que mete mano en mis historias. El prólogo de That’s Me nació como un juego, en una noche de insomnio, y desde allí nunca me detuve.

5. ¿Cómo es el lugar donde escribes? 

Escribo en la mesa de la sala de estar o en el sofá. En religioso silencio, bebiendo café y comiendo chocolate. 

6. ¿En algún momento has sufrido los llamados bloqueos de escritor? ¿En qué momento y con qué historia? 

Más que “bloqueo de escritor” lo llamaría “bloqueo de distracción”. Escribo con el instinto y por ello con frecuencia me pasa que los personajes dejan de “hablarme”, así que me distraigo y me pierdo dando vueltas por la web. En este momento tengo una divergencia de ideas con el nuevo personaje, Nick Cane, el compañero de universidad de Jack Lewis, que habla poco y me está volviendo loca. 

7. ¿Tienes algún ritual antes, durante o después de escribir? 

Ningún ritual, pero cuando escribo la palabra “fin”, lloro por horas. 


8. ¿Ha sido difícil autopublicarte? Si o No ¿porqué?

Más que difícil, diría trabajoso. ¡Paso horas en el panel de Amazon!


9. Llevas dos libros traducidos al español, ¿qué fue lo que te impulsó a incursionar en este mercado de habla hispana? 

La historia de Jack Lewis y Henry Jordan son dos historias de amor eróticas, narradas de forma inusual y pensé que valía la pena darles una chance a ellos también en el extranjero. 

10. ¿Porqué elegir títulos en inglés y no en español? 

La elección de los títulos en inglés fue dictada, precisamente, por el deseo de publicar en más lenguas y el inglés es una lengua conocida en todo el mundo.

11. En cuanto a la promoción de tus historias, ¿Cuál ha sido lo más difícil que has hecho? 

Buena pregunta, a la que aún no se darle una respuesta. Abrirse paso en el mercado extranjero no es fácil, hay muchas variables a tener en cuenta: a veces la ironía de algunos chistes traducidos no tienen el mismo efecto con el que los has escrito en tu lengua madre y por ese motivo la historia podría no ser “entendida” completamente. Además, en la traducción se corre el riesgo de que deban cambiarse frases enteras porque nuestras expresiones no son las mismas que en otros países. A todo eso agrega el hecho de que explicar a algunas lectoras qué quiere decir, en relación a lo que han percibido, se vuelve una montaña insuperable a causa de las dificultades de comunicación. De todos modos, lo más difícil que he hecho fue la promoción en Facebook, hay más pautas allí que en cualquier otro lado. 

12. ¿Cómo surge That’s Me y About Us? 

Jack Lewis está dentro de mi cabeza desde hace treinta y cinco años. Desde que era una chaval, todas las veces que debía espolearme a hacer algo la frase que uso es: ¡fuerza Jack! Hasta hace un año nunca me había preguntado el motivo, pero luego le di a Jack una forma de “hablar” y nació That’s Me. Henry Jordan llegó impetuoso, durante la escritura de That’s Me, y se impuso tanto que tuve que darle su propio espacio y así fue que llegaron About Us y los Mosqueteros.

13. ¿Cuál fue la escena más difícil que escribiste de estas historias? 

Decirte la escena más difícil que he escrito significaría hacer spoiler, digamos que tanto en That’s Me como en About Us he llorado en algunas escenas muy emocionantes. Puede decirte, sin embargo, que la escena más difícil que he escrito fue la final de That’s Love: una novela breve que cierra con That’s Me y About Us, soltarlos fue devastador para mí.

14. ¿Tienes alguna anécdota chistosa o triste cuando escribiste a Jack o a Henry?

Reí como una loca con la escena en el aeropuerto de That’s Me. Mientras que en About Us me divertí en la oficina con Henry y Jenny.


15. ¿En algún momento tuviste alguna crítica negativa (en alguna de tus historias) que te haya impactado de alguna manera? 

Reseñas negativas tuve muchas, tal vez demasiadas, lamentablemente se trata siempre de criticar a las cosas lindas y el respeto por el ser humano ya es pura utopía. Mentiría si dijera que no me han herido, pero ninguna de ellas me ha influenciado de algún modo porque los consensos superan ampliamente los disensos. 

16. ¿Cómo han recibido los lectores a Jack y a Henry? 

Henry fue recibido en forma diferente, tal vez por el doble POV o porque Henry es tan tierno y desprejuiciado que es imposible no amarlo desde las primeras líneas. Pero puedo afirmar con absoluta certeza que ambos han dejado huella.

17. ¿Tus historias cuentan algo de tu vida o experiencia, o todo es sacado de tu imaginación? 

Hay mucho de mí en mis historias, después de todo el título de Jack Lewis me representa: ¡esta soy yo!

18. ¿Te identificas con algún personaje de alguna de tus historias? Si No ¿porqué? 

Jack por su “megalomanía”, Jenny por su “locura”. 


19. ¿Cuánto tiempo te lleva escribir un libro? 

Depende de la historia, del humor en el que me encuentro, de lo que los personajes quieren contar, pero por lo general tres meses, más o menos.

20.  ¿Tendremos algún libro en español próximamente?

Me gustaría poder traducir el último que he publicado: Make me Whole. Pero antes de aventurarme en un nuevo proyecto, espero ver cómo son recibidos los Mosqueteros en el mercado.


21. ¿Dónde te pueden encontrar los lectores? 

Como autora estoy presente en Instagram (link) y Facebook (link), mis novelas en cambio están disponibles en Amazon y Kindleunlimited. 


De antemano muchas gracias por compartir tu trabajo. 

Joan: Gracias a ti por esta hermosa entrevista. 


Agradecemos a Tra Parole Traduzioni por ser el enlace para poder llevar a cabo 
esta entrevista. Con amor 



martes, 28 de septiembre de 2021

Un café con Monique Vane

 


  1. ¿Español o Portugués?

Amo los idiomas, de momento puedo decir español porque es el que más he oído hablar, aunque me gusta el portuguéspor como suena.

 

  1. ¿Roma o Milán?

Milán, porque soy de Milán. Amo con locura a mi ciudad a pesar de que, desde afuera, puede ser vista como algo caótica.

 

  1. ¿Frío o calor?

Ambos, me gusta el calor por el mar, las noches de verano, la alegría que trae consigo, y amo el frío por el chocolate caliente, el edredón, un buen libro, película/serie de tv.

 

  1. ¿Playa o Montaña?

También aquí respondo ambos. Me dejo deslumbrar por lo que me rodea, la montaña es majestuosa. La playa, infinita y romántica.

 

  1. ¿Escala de grises o colores?

Colores, pero como he explicado en el libro Shiva, ojos hermosos es cómo se ven las cosas a través de los ojos del corazón.

 

  1. ¿Color favorito?

Verde. Me da serenidad.

 

  1. ¿Actuar o cantar?

Cantar, soy una cantante frustrada, amo desmesuradamente la música, me acompaña en cada uno de mis estados de ánimo.

 

  1. ¿Comida favorita?

Muchas, pero puedo decir que me vuelven loca las patatas fritas, cualquier cosa hecha con patatas es una tentación.

 

  1. ¿Instagram o Facebook?

Instagram.

 

  1. ¿Monique Vane es un pseudónimo?

Sí, mi verdadero nombre es Mónica, pero he cambiado mi apellido. Nació después de haber leído Dorian Grey, leyendo la historia de Sybil Vane quise darle una nueva vida y tal vez, por qué no, su redención personal.

 

  1. ¿Cómo surgió la idea de escribir “Shiva, ojos hermosos”?

Nace de mi amiga Matilde, como habéis podido leer al final de la novela donde ella se presenta. Somos mejores amigas desde el tercer año del instituto, nunca nos separamos. Somos una el hombro de la otra y en ella encuentro una gran fuerza de voluntad y un enorme deseo de vivir. Surgió de la forma en la que ella vive y ve el mundo a través de sus ojos. Fue mi regalo para ella, mis palabras a través de su historia.

 

  1. ¿Cuál es su personaje favorito de la historia?

Es una buena pregunta, porque todos los personajes derivan de mí y no podría elegir entre ellos, es como si los traicionara. Ector es un hombre hecho y derecho, guapo; Eva una mujer frágil pero con mucho ánimo y fuerza de voluntad. Aurora refleja mucho de mí y luego está Charlie que es mi parte divertida. Todos son mis favoritos.

 

  1. ¿Cuál fue la escena que más le costó escribir?

La escena en la que Eva cuenta de su enfermedad. Antes de describirla tuve que escuchar horas de audios de mi amiga, para que me explicara por todo lo que tuvo que pasar. Estuve triste, pero ella adora quitarle el drama a las cosas, lo que me hizo sentir mejor. Tengo que decir que toda la escritura de la novela fue fluida, desde el comienzo tuve todo en claro y luego fueron los mismos personajes los que me hablaron.

 

  1. ¿De los lugares mencionados en la novela, cuál le gustaría visitar?

Los he visitado casi todos, excepto Noruega. Me gustaría ver la aurora boreal y tal vez, por qué no, sentir las mismas emociones que describí.

 

  1. ¿Qué género nunca escribiría?

Soy una eterna romántica, nunca escribiría terror, pero en la vida: ¡Nunca digas nunca!

 

  1. ¿Cuál es su escritor favorito?

Tengo muchos, tanto italianos como extranjeros. Y cada día descubro nuevos y valiosos.

 

  1. ¿Cuál es su película favorita?

Amo Superman interpretado por Henry Cavill, las películas de Disney y todo lo que consigue captar mi atención y dejarme sensaciones positivas.

 

  1. ¿Hay algún proyecto nuevo del que nos quiera comentar?

Estoy trabajando en dos proyectos en Italia, no sé si volveré a publicar en España, veremos si Shiva, ojos hermosos os gusta a vosotros como público. En el futuro veremos qué hacer, no descarto nada.

 

  1. ¿En qué redes sociales te pueden encontrar tus seguidores?

Podéis encontrarme en IG: @Moniquevaneauthor y en Facebook como Monique Vane. Estaría feliz de contar con vuestro feedback, para mí es importante mejorar siempre.

 

Gracias por haberme acogido con tanto calor y gracias por el tiempo que habéis pasado leyendo la historia de Ector y Eva. Un abrazo grande.

 

Gracias por aceptar compartir con nosotros estas líneas,






viernes, 24 de septiembre de 2021

RESEÑA: SHIVA, OJOS HERMOSOS (MONIQUE VANE)


¡Feliz viernes, coffilectores! ¿Qué tal su semana? Hoy traemos una reseña con una novedad literaria de una autora italiana, quien nos trae la historia de Eva y Ector. Si quieren conocer más de una chica especialista del buen gusto a la hora de vestir y de un productor cinematográfico, a la vez que deleitamos nuestros ojos con hermosos lugares, esta es la oportunidad de hacerlo.







Eva vive en su mundo de matices de grises. Sus ojos solo pueden ver los colores por momentos y su vida es un continuo enfocar para poder identificar rostros, objetos, personas.

Ector Collins es un hombre encantador, rico y seguro de sí mismo, sus ojos color océano no dejan indiferente a ninguna mujer.

Cuando Ector Collins se presenta en la tienda de alta costura, donde Eva trabaja desde hace tres años, el encuentro entre los dos es casi inevitable y la profundidad azul de sus iris se destacará vívidamente ante los ojos de Eva. El contacto con ese hombre suscitará en la chica algo electrizante y profundo, único.

Si la casualidad quiere que Eva se quede sin trabajo, el destino en cambio decidirá que los caminos de ella y Ector vuelvan a cruzarse. La magia que la acompaña desde ese encuentro con Ector parece no tener fin y un anuncio de trabajo le permitirá volver a sumergirse en esos ojos azul océano y quién sabe, tal vez poder nadar en ellos.

Viajando por el mundo entre Londres, Milán, Noruega y Grecia, ¿Eva y Ector se darán la oportunidad de ser felices?

¿Qué le sucederá al mundo de matices de grises de Eva?




Fecha de publicación: 16 Septiembre 2021

Longitud de impresión: 255 páginas

ASIN: B09GJRZMCQ

ISBN-13: 979-8477745807

Idioma: Español

Narrativa: Prosa en primera persona (dos narradores)

Género: Romance contemporáneo

Plataforma de publicación: Amazon



¿Ves la vida en colores o en tonalidades grises? ¿Quién pone los impedimentos en tu vida, lo predeterminado o tú mism@? ¿Dejarías escapar la posibilidad de ser feliz, con tal de no sufrir? 

En el día de hoy, tenemos la posibilidad de conversar con ustedes acerca de la nueva historia de Monique Vane, titulada "Shiva, ojos hermosos". Fue lanzada primero en italiano, y ahora está incursionando en el mundo de habla hispana, por lo que nos sentimos afortunados por tener la oportunidad de conocer sus letras. 

Eva es una mujer elegante, refinada y con un gusto exquisito. Sin embargo, hay algo que no le permite ser feliz y ve la vida en tonalidades grises, guardándolo como un gran secreto. Trabaja en una tienda como asesora de imagen, donde se topa con unos ojos color océano, que hace tambalear su mundo. Luego, el destino hace que termine siendo la vestuarista de una producción cinematográfica, donde el magnetismo que siente por ese hombre, hará dar vueltas al eje que la rige. 

Ector es un hombre exitoso en el mundo del cine, guapo y con mucho dinero. No mantiene relaciones a largo plazo por lo complejo de su trabajo, así que mantiene estructurado todo su tiempo. Su mejor amigo, es un cuadrúpedo llamado Kal, que es la mejor compañía de todas. Cuando conoce a una chica con unos ojos marrones, delira con perderse en ellos. El destino pone de su parte, o tal vez no, para que coincidan nuevamente, por lo que pone todo de su parte para quedarse sumergido en esos pozos por tiempo indefinido. 

Ector y Eva se rinden a lo que sus cuerpos sienten, provocando una conexión que no habían sentido antes, y lo quieren explorar mientras conocen algunas bellas ciudades del mundo. No obstante, la genética juega de las suyas, haciendo que el miedo salga a flote y arrase con todo lo construido. Pero la esperanza nunca se pierde, haciendo que el espíritu combativo y de lucha sea el que los mantenga a flote.

Es una historia interesante, que nos da a conocer una realidad que tal vez no estamos conscientes. Debo resaltar que hay dos cosas importantes a tener en cuenta. La primera es que podemos ser insensibles como personas y menospreciamos a quien no tenga nuestras mismas capacidades. Lo segundo, que a veces el miedo y las desilusiones pasadas hacen de la suyas, no permitiendo que veamos lo importante de disfrutar y vivir el momento. Si eres un alma sensible, que te gusta disfrutar de esos flechazos a primera vista, de los estigmas del mundo y te gustaría tener otra visión de las cosas, acompañado de una desbordante pasión, te invito a que nos acompañes en esta nueva novela, mientras disfrutamos pidiendo a Shiva, por esos hermosos ojos.





Gracias por ser parte de nuestro blog. Pueden apoyar a la autora adquiriendo este o sus otras historias de manera legal a través de Amazon. Sigan pendiente a nuestro blog, ya que pronto tendremos la entrevista realizada a la autora.

 

Siempre suya,


jueves, 23 de septiembre de 2021

RESEÑA "ABOUT US" (Joan Quinn)




Vaya, vaya, una semana desaparecida y pasan muchas cosas, pero ¿qué creen?, mis lecturas vinieron y con fuerza, nada mejor que un descanso merecido y despejar la mente de trabajo y nutrirla con lecturas.
Hablar de amor, es hablar de decepciones amorosas, sí, exactamente eso, ese momento cuando decides no volver a sentir la magia del amor, ¿les ha pasado? Estoy segura que sí. 

¡Qué tal, cofilectores! Regresé, renovada y con unas ansias locas de platicarles de esta historia. Les hago una remembranza para que tengan el contexto de esta historia. ¿Se acuerdan de Jack Lewis?, supimos de su historia en "That’s me", bueno, pues nuestro megalómano preferido, tiene un amigo (que Dios padre me agarre confesada), Henry Jordan. Si leíste esa primera historia tendrás una noción de él, pero si no es así, déjame platicarte porqué deberías leer "About Us" de la autora italiana Joan Quinn.




ASIN: B09FLRV52W
Fecha de publicación: 6 Septiembre 2021
Idioma: Español
Número de páginas: 352 páginas
Editorial: Independiente 
Versión: ebook
Género: Romance-Erótico 
Narrativa: primera persona 
Disponible en Amazon 




Henry Jordan es un hombre afortunado, nunca tuvo que luchar para conseguir nada, porque el destino fue generoso con él. ¿Y entonces por qué está obsesionado con el sexo, las mujeres y las aventuras de una noche? ¿Por qué no puede encontrar la paz?
Jenny Collins es una mujer segura, independiente, fuerte y determinada. Se esforzó mucho para encontrar el justo equilibrio, pero ahora se siente bien consigo misma. ¿Y entonces por qué está obsesionada con el sexo, los hombres y las aventuras de una noche? ¿Qué esconde detrás de las apariencias? ¿Y qué sucede cuando dos espíritus libres pero atormentados se encuentran? ¿Bastará una noche de pasión para aquietarlos?

La novela es autoconclusiva y puede ser leída en forma independiente, sin embargo la autora aconseja leer primero “That’s Me”, para tener un cuadro completo de los hechos narrados.

ATENCIÓN: “ABOUT US” ES UNA HISTORIA ROMÁNTICA, DIVERTIDA Y ERÓTICA, LAS ESCENAS DE SEXO SON EXPLÍCITAS Y DETALLADAS Y EL LENGUAJE UTILIZADO NO ESTÁ CENSURADO, POR LO TANTO SE ACONSEJA LA LECTURA A UN PÚBLICO ADULTO.




Henry es el pecado por el cual cederías tus más bajas pasiones y fantasías sexuales. Siendo un máster en mujeres, con un verbo que mojaría hasta la mismísima madre Teresa de Calcuta (ok, es broma, no se lo tomen en serio) y un cuerpo de tentación con las medidas perfectas; hará que tus pensamientos, deseos y apetito sean solo para él. Cuenta con un pasado donde el amor fue manchado por traiciones, de personas que él consideraba importantes. Su mente y corazón bloquearon cualquier atisbo de ese sentimiento que se anhela en una persona: el amor, por eso ha dedicado su vida al disfrute de un cuerpo femenino que le proporcione placer y desfogue.

El amor es algo de lo que no podemos escapar, llega como un tsunami, arrasando, trayendo los miedos que bloquean el volver a sentir y recordarnos que podemos ser la elección de alguien, tal es el caso de Jenny Collins, quien en su haber, ha sufrido decepciones amorosas, su anhelo más grande es ser la elección y prioridad de alguien. Sin embargo, esto no ha sido algo que le impida disfrutar su sexualidad y elegir a quién comparta su cama, aunque esto ha conllevado a fracasos.
La autora nos lleva a una lectura, donde el viaje será placentero e inigualable, la descripción de las escenas son sumamente explícitas, aficionadas con un lenguaje sin tabúes. Dos personajes libres en su sexualidad, sin importar lo que pueda suceder, pero que en el camino, el sexo se convierte en algo más, la atracción en necesidad y el deseo en esa calidez de pertenecer a alguien y ser uno sólo. 

Una boda, una atracción inminente y una tensión sexual no resuelta, serán solo el inicio para que Jenny y Henry se replanteen lo que puede conllevar una relación y den oportunidad al amor, dando pie a confiar el uno sobre el otro y quizás en un futuro contar una historia de como un cretino y una hiena crearon un nosotros.






Deseo les haya gustado, apoya a la autora adquiriendo su libro en Amazon. Gracias por pasarte a este espacio creado para la lectura.